post operatorio riabilitazione

Come affrontare il recupero post operatorio con serenità

Come affrontare con serenità un intervento chirurgico protesico per un problema al ginocchio o all’anca.

Quando decidi di sottoporti ad un intervento chirurgico protesico per un problema al ginocchio o all’anca, devi prepararti ad affrontare con serenità le diverse fasi del percorso di guarigione post operatorio.

Il pre-ricovero, l’intervento, la convalescenza e la riabilitazione: ognuna di queste fasi è proporzionale al peso dell’intervento a cui ti sottoponi.

Se la chirurgia vera e propria è ciò che ti crea più stress e paura, la realtà è che è la fase più breve del percorso. 

Tutto questo grazie alle moderne tecniche chirurgiche e di terapie del dolore, che fan sì che avvenga in maniera rapida e indolore rispetto a ciò che ti immagini.

In questo articolo affrontiamo: 

  1. Informazioni utili per il ricovero post operatorio dopo una chirurgia protesica.
  2. La gestione del dolore nel post operatorio dopo l’intervento di protesi.
  3. Completa guarigione e post operatorio, cosa accade?
  4. Come funziona la riabilitazione post operatoria?

1 – Informazioni utili per il ricovero post operatorio dopo una chirurgia protesica

Ci sono alcune indicazioni molto utili che ti aiutano a prepararti ad affrontare una chirurgia protesica.

Partiamo innanzitutto da cosa succede il mese prima dell’intervento. 

All’incirca venti giorni prima del ricovero, vieni contattato per effettuare le visite preoperatorie e gli esami necessari: la visita cardiologica, angiologica, quella con l’anestesista, ed una serie di esami di routine quali ecg, ecocardio ed esami del sangue.

Il medico e il fisioterapista, ti istruiscono su alcuni comportamenti da seguire nei giorni precedenti l’intervento, dandoti ulteriori indicazioni sul ricovero e sulla chirurgia.

È fondamentale, prima dell’intervento:

  • Evitare lesioni o ferite sull’arto da operare;
  • Non effettuare pedicure o depilazione e non utilizzare smalto sulle unghie;
  • Non utilizzare creme sulla zona chirurgica nelle 24 ore precedenti;
  • Sono vietate le infiltrazioni articolari nei 3 mesi precedenti all’intervento.

Cosa portare il giorno dell’intervento?

Il giorno del ricovero, è importante avere con te:

  • Una lista di tutti i farmaci che assumi regolarmente, con indicazioni di dosaggio e orario;
  • Un elenco completo delle allergie (farmaci, alimenti, metalli);
  • Tutti le radiografie per l’articolazione da operare;
  • Gli esami medici significativi degli ultimi 2 anni; 
  • Storia clinica redatta dal medico curante;
  • Abbigliamento  e scarpe comode;
  • Integratori di sali minerali;
  • Libri o riviste. 

Come funziona l’intervento?

I pazienti sono ricoverati in reparto o il giorno dell’intervento oppure il giorno prima. Un medico insieme ad un infermiere compileranno la cartella clinica, raccoglieranno le firme dei consensi informati e marcheranno il lato chirurgico.

Arrivato il proprio turno si entra in sala operatoria:

La procedura comincia con il posizionamento di un ago cannula per somministrare i farmaci in vena (antibiotico, antidolorifico, sedativo se richiesto) inizia il monitoraggio dei parametri vitali e viene eseguita l’anestesia spinale.

È la tecnica più sicura, indolore, con un ago sottilissimo, che può essere associata ad un sedativo qualora tu voglia dormire: in più riduce i rischi di trombosi venosa e di sanguinamento, e migliora il controllo del dolore appena terminato l’intervento.

Alla remissione dell’anestesia, con l’aiuto del fisioterapista e delle canadesi, inizi ad alzarti e vieni addestrato, fin da subito, a muoverti correttamente: la riabilitazione è già iniziata.

Cosa succede nei giorni successivi?

I fisioterapisti iniziano ad insegnarti alcuni movimenti adeguati e gli esercizi concordati per la riabilitazione: è essenziale che inizi a muoverti fin da subito.

Nel momento in cui sarai in grado di camminare autonomamente con le stampelle e andare in bagno, potrai tornare a casa con il piano di fisioterapia da proseguire autonomamente.

La dimissione è personalizzata, dopo un’attenta valutazione della condizione di partenza e dei risultati ottenuti: ti verrà consegnata la terapia farmacologica, oltre che le indicazioni fisioterapiche e riabilitative.

A livello generale, ci sono alcune regole da osservare nel decorso post operatorio:

  • Non bagnare la medicazione prima dell’autorizzazione;
  • Seguire le indicazioni farmacologiche;
  • Applicare il ghiaccio sull’articolazione;
  • Dormire in posizione supina o dormire sul fianco con un cuscino fra le ginocchia in caso di protesi dell’anca; sia in posizione supina che sdraiata sul fianco in caso di protesi al ginocchio;
  • Utilizzare delle scarpe con suola antiscivolo;
  • Preferire la doccia alla vasca per evitare il rischio di cadute;
  • Rimuovere eventuali oggetti in cui potresti inciampare in ambiente domestico;
  • Non prendere peso e mantenere una dieta sana.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo.


2 – La gestione del dolore nel post operatorio dopo l’intervento di protesica

La protesi d’anca o del ginocchio sono interventi chirurgici maggiori, durante i quali si sostituisce l’articolazione malata con una protesi artificiale.

Grazie agli avanzamenti tecnologici e agli approcci medici e chirurgici mini invasivi, è una pratica ben tollerata dal paziente.

Il dolore post operatorio è controllato in maniera efficace dalla terapia farmacologica; l’obiettivo principale è riportarti velocemente alla vita di tutti i giorni senza dolore.

Il dolore post-operatorio è uno dei timori che genera più ansia e paura nei pazienti, e che porta alcuni di loro, addirittura, a rimandare l’intervento.

Paura tuttavia, assolutamente normale, condivisibile e comprensibile.

Oggi, la corretta gestione è regolata da specifici protocolli di terapia del dolore: ogni paziente infatti, lo avverte in modo e con intensità differente, soprattutto all’inizio.

Il dolore post-operatorio è influenzato da diversi fattori, tra cui la sede di intervento, la tecnica chirurgica, l’età, il peso, il sesso, la presenza di preesistente dolore cronico e di malattie concomitanti ed, infine, il profilo psicologico. 

L’approccio corretto e’ quindi multidisciplinare e collaborano medici, chirurghi, anestesisti e fisioterapisti per il bene dei pazienti.

Come puoi avvertire sempre meno dolore?

Attraverso l’informazione, mettendoti a conoscenza di tutto l’iter post operatorio, discutendo la programmazione del dolore prima della chirurgia, con l’ascolto delle tue emozioni.

Eseguire la chirurgia nella maniera meno invasiva e dolorosa possibile, con il rispetto dei tessuti, è il secondo passo per una corretta gestione.

Il terzo step è parlare con te dopo l’operazione, sapere come stai, ed essere certi che stai seguendo tutte le indicazioni.

Durante il percorso post operatorio ti sarà più volte chiesto se hai dolore per aggiustare la terapia e trovare la minima dose efficace. 

Negli ultimi anni, è stato creato un protocollo che riduce drasticamente il dolore e i tempi della degenza dopo un intervento di chirurgia protesica, consentendo un recupero decisamente rapido.

Questo metodo si chiama “Rapid Recovery”.

Attraverso una procedura multidisciplinare, con il coinvolgimento di ortopedici, anestesisti, infermieri e fisioterapisti, si è in grado di portare il paziente ad essere autonomo, e ad avere un ricovero senza dolore in tempi davvero ridotti.

E ad avere una degenza di durata media di 3-4 giorni.

Il percorso è caratterizzato dall’assenza di catetere vescicale, punti sulla ferita chirurgica ed un programma medico e fisioterapico più snello ed estremamente efficace.

Il Rapid Recovery ti garantisce minor dolore, un’incisione chirurgica più piccola possibile, il rispetto dei tessuti molli circostanti, minor sanguinamento.

Il grande vantaggio? Maggior autonomia fin da subito.

La grande vittoria di questa tecnica di intervento è che puoi tornare subito a camminare, hai un recupero rapido, una degenza corta, ma soprattutto una riduzione del dolore significativa.

Quali rischi puoi correre con un movimento immediato?

Nessuno, anzi..

Dopo l’intervento, non sei più un paziente malato, ma sei una persona guarita.

Quando esci dalla sala operatoria, hai un’articolazione completamente funzionante e, proprio per questo, devi poterla utilizzare subito. 

L’obiettivo è farti tornare dopo pochi giorni a casa soddisfatto, autonomo e senza dolore.

Rispetto alla vecchia gestione del passato, in cui prevale una prolungata immobilizzazione del paziente, oggi regalarti la possibilità di muoverti fin da subito, è un traguardo importante.

Il ricovero tradizionale era lungo e non utile, perché metteva il paziente in una condizione innaturale: nessuno è abituato a restare fermo nel letto troppo tempo. 

In più, se non trattato adeguatamente, il dolore post operatorio può portare allo sviluppo di dolore cronico, con conseguenze psicologiche e fisiologiche negative, che ritardano il ritorno alla quotidianità.

Vuoi scoprire altri particolari sulla gestione del dolore? Leggi questo articolo.

3 – Completa guarigione e post operatorio, cosa accade?

E soprattutto, dopo quanto avviene da un intervento di protesi?

A seguito di alcune operazioni, il periodo post-operatorio richiede tempi che vanno oltre la degenza nella struttura sanitaria. 

È vero che già a 5-6 ore dalla protesi d’anca o di ginocchio sei in grado di alzarti e fare i primi passi, ma per una guarigione completa, è essenziale impostare correttamente un periodo di riabilitazione che ti consenta di recuperare rapidamente i movimenti e la qualità della vita.

Il post operatorio è composto da diverse fasi che accompagnano il paziente fino alla completa guarigione.

Le tue condizioni prima dell’intervento ed alcune variabili possono incidere sul decorso post operatorio, tra cui:

  • La tua età; 
  • La presenza di eventuali malattie;
  • Lo stato di avanzamento della patologia; 

È possibile che le variabili incidono in maniera significativa e che cambino il percorso chirurgico e la riabilitazione successiva all’intervento.

Per quest’ultima, durante la degenza nella struttura, vieni monitorato ogni giorno da un medico e dallo specialista ortopedico: al momento della dimissione, ti viene consegnato il piano di fisioterapia per farti ritornare nel più breve tempo possibile autonomo, attraverso il recupero della forza muscolare e l’articolarità.

La ferita chirurgica, invece, ti viene ricontrollata dopo circa 20 giorni, con ulteriori due controlli successivi, fino alla guarigione definitiva.

La completa guarigione attraverso il Rapid Recovery

Fortunatamente, il protocollo di “Rapid Recovery” riduce drasticamente il dolore dopo un intervento di protesi d’anca o di ginocchio.

Grazie al lavoro multidisciplinare di ortopedici, anestesisti, infermieri e fisioterapisti, si è in grado di portare il paziente ad essere autonomo, e ad avere un ricovero senza dolore e di una degenza che ha una durata media di 3-4 giorni.

Ciò riduce i tempi di riabilitazione funzionale e quindi di guarigione: il paziente ritorna subito a fare le scale e a camminare, ed è proprio grazie al movimento che si riduce il dolore all’articolazione.

La riduzione del dolore connesso all’atto chirurgico quindi, non solo migliora la sensazione di benessere, ma facilita una ripresa più rapida e riduce il rischio di complicanze.

È chiaro quindi che un approccio corretto e moderno da parte di tutta l’equipe medica è fondamentale per rendere il percorso post operatorio e la guarigione più semplici e brevi da gestire.

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4 – Come funziona la riabilitazione post operatoria?

La riabilitazione nel post operatorio, dopo un intervento di protesi d’anca o di protesi di ginocchio, ha l’obiettivo primario di:

  • Recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane;
  • Ridare mobilità all’articolazione e tono muscolare;
  • Tornare serenamente alla vita di sempre.

Se effettuata correttamente, è possibile ridurre i tempi di recupero fisico e funzionale, prevenire e curare eventuali complicanze secondarie all’intervento.

Quando puoi iniziare la riabilitazione dopo l’intervento?

Subito!

Con il Rapid Recovery i tempi di recupero sono molto più veloci rispetto al passato e alla chirurgia tradizionale.

Puoi alzarti, infatti, già a 5/6 ore dall’intervento, e iniziare immediatamente la riabilitazione.  

Per arrivare, nel giro di pochi giorni, a muoverti.

La riabilitazione è personalizzata su ogni singolo paziente, attraverso il Programma Riabilitativo Individualizzato, con l’obiettivo di riprendere le attività di vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi, guidare, fare le scale etc., riattivare la muscolatura e raggiungere il maggior grado possibile di articolarità. 

Una muscolatura più forte, infatti, ti permette un recupero migliore e più rapido. 

Per questo evita la sedentarietà sia prima che dopo l’impianto di protesi: prima inizi la rieducazione ai movimenti corretti e migliore sarà il decorso post operatorio e i risultati della riabilitazione.

Quanto dura la riabilitazione dopo l’intervento e la singola seduta?

È essenziale ricordare che la “nuova articolazione” e’ perfettamente funzionante fin da subito ma a seguito di intervento e’ necessario dare il tempo di guarire ai tessuti intorno alla protesi. 

Per questo se e’ importante camminare e fare fisioterapia e’ anche importante riposare. 

La riabilitazione dopo l’intervento protesico (anca o ginocchio) dura circa 8 settimane con 15-20 sedute ambulatoriali post-operatorie benché talvolta siano sufficienti un numero inferiore di incontri.

La durata di ogni singola seduta di riabilitazione post operatoria è di circa un’ora; il tempo esatto dipende dal programma riabilitativo individualizzato impostato.

In che modo è possibile fare riabilitazione?

Le soluzioni, per essere guidati in questo percorso, sono diverse: nella struttura sanitaria in cui hai effettuato l’intervento, puoi rivolgerti ad un fisioterapista, a domicilio, o affidarti all’applicazione MyMobility, un’applicazione studiata per accompagnarti nel percorso pre e post-operatorio che può essere affiancata alla fisioterapia tradizionale.

Puoi beneficiare così di un percorso di ginnastica appositamente studiato e somministrato tramite il cellulare o il computer.

Il Dr. Vanni Strigelli sfrutta la collaborazione con MyMobility a favore di una modernizzazione delle tecniche di recupero, per un binomio medico-paziente sempre più connesso. 

Come chirurgo ultra specialista di ginocchio e anca il Dr. Vanni Strigelli pone sempre grande attenzione alle innovazioni tecnologiche, che i pazienti richiedono sempre di più.

L’applicazione consente di accedere direttamente ai video con gli esercizi di riabilitazione e ti ricorda di completare gli esercizi assegnati.

Inoltre, permette al medico di inviarti messaggi di testo, video o immagini,per poter controllare i progressi, rispondere alle domande e aiutarti nel percorso di recupero.

Per qualsiasi altro chiarimento sulle fasi di recupero del post operatorio, ti consiglio di rivolgerti direttamente al Dr. Vanni Strigelli attraverso il form al link.