artrosi

Artrosi: sintomi, trattamenti e prevenzione

L'artrosi è una patologia comune delle articolazioni che colpisce molte persone, in particolare gli anziani. Questo articolo esamina cos'è l'artrosi, i sintomi, la diagnosi e le opzioni di trattamento.

Pubblicato il 23/10/2023

Secondo alcune ricerche a livello mondiale, circa il 10% della popolazione complessiva soffre di artrosi. In Italia, la metà delle persone che ha superato i 60 anni di età è affetta da questa patologia in modo più o meno grave.

Che cos’è l’artrosi? Quali sono i sintomi dell’artrosi? Come si riconosce e come avviene la diagnosi? Scopriamolo in questo articolo.

Indice

Cos’è l’artrosi

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L’artrosi, nota anche come osteoartrite o coxartrosi, è una patologia articolare degenerativa caratterizzata dalla progressiva perdita di cartilagine articolare, accompagnata da infiammazione e modificazioni ossee. Si tratta di una delle principali cause di disabilità a livello mondiale, colpendo principalmente le articolazioni portanti come le ginocchia, le anche, le mani e la colonna vertebrale.

In una persona che soffre di artrosi, la cartilagine, che agisce come un cuscinetto protettivo tra le articolazioni, perde gradualmente la sua elasticità e la sua capacità di assorbire gli urti, causando attrito tra le superfici articolari. Ecco da dove deriva il forte dolore e la sensazione di rigidità tipici dell’artrosi.

Tuttavia, non sono gli unici sintomi che caratterizzano questa dolorosa patologia. Comprenderli a fondo è fondamentale per una diagnosi accurata e un adeguato trattamento.

Come si fa a capire se hai l’artrosi?

Anche se solo un ortopedico esperto può fornire una diagnosi definitiva, è possibile per il paziente riconoscere segnali potenziali dell’artrosi ascoltando il proprio corpo. Quando si affronta questa patologia, si avverte un dolore sordo, profondo e persistente localizzato nelle articolazioni colpite. Questo dolore varia in intensità. Tende a intensificarsi durante il movimento o dopo lunghi periodi di inattività. Si manifesta principalmente alle ginocchia, all’anca e alle dita delle mani, spesso accompagnato da altri sintomi.

I pazienti possono anche sperimentare rigidità e difficoltà nel movimento delle articolazioni interessate. Soprattutto al mattino o dopo lunghi periodi di riposo. Nonostante questa sensazione tenda a diminuire con l’attività fisica, non dovrebbe essere trascurata, ma segnalata al medico curante. Con la progressione dell’artrosi, si verifica spesso una limitazione del movimento nelle articolazioni colpite. Si avverte una ridotta flessibilità e un’ampiezza dei movimenti articolari diminuita. Queste influenza le normali attività quotidiane.

Inoltre, l’artrosi è spesso riconoscibile attraverso il gonfiore che si verifica nelle zone colpite. Le aree interessate possono diventare improvvisamente calde e rigide. In alcuni casi, i pazienti possono percepire dei scricchiolii all’interno delle articolazioni. Questi sono causati dalle superfici articolari irregolari e dalla presenza di osteofiti, che sono sporgenze ossee all’interno delle articolazioni stesse.

Che tipo di dolore è quello dell’artrosi?

Il dolore alle articolazioni può indicare diverse condizioni, non solo l’artrosi. Tuttavia, quando si tratta di questa patologia, i pazienti riferiscono spesso un dolore profondo, costante e sordo nell’articolazione colpita, persistente nel tempo. Tale dolore può intensificarsi durante il movimento dell’articolazione e migliorare con il riposo. Ad esempio, attività come camminare, salire le scale o sollevare oggetti pesanti possono scatenare disagio nell’articolazione interessata.

In contrasto, ci sono coloro che sperimentano dolore dopo periodi di inattività prolungata, come il sonno notturno o lunghe serate trascorse seduti davanti alla TV. In questi casi, il dolore è più evidente all’inizio e tende a ridursi con l’attività fisica.

L’artrosi può anche causare dolore notturno, spesso dovuto alla posizione del corpo durante il sonno o all’infiammazione presente nell’area colpita. In alcune situazioni, il dolore può irraggiare in altre parti del corpo. Ad esempio, l’artrosi all’anca può causare dolore che si estende alla coscia o all’inguine, mentre l’artrosi della colonna vertebrale può generare disagio che si propaga alle braccia o alle gambe. Alcune persone con artrosi possono percepire un aumento del dolore in risposta ai cambiamenti atmosferici, come l’arrivo del tempo freddo o umido.

Diagnosi: come avviene

I sintomi, talvolta evidenti, suggeriscono la possibilità di artrosi, ma l’autodiagnosi va evitata. Un esperto può eseguire una visita completa e condurre test per confermare la diagnosi. Questo è essenziale non solo per il trattamento precoce ma anche per escludere altre condizioni simili.

La diagnosi di artrosi inizia con una visita in cui il medico discute i sintomi del paziente, il loro livello di dolore, le cause scatenanti e la storia medica. La storia familiare è esaminata per identificare casi di artrosi.

Successivamente, il medico esegue un esame fisico mirato, alla ricerca di segni come infiammazione, deformità, limitazione del movimento, gonfiore, crepitii articolari e sensibilità localizzata. Questa visita è non invasiva e tranquilla.

Gli esami diagnostici includono:

  • Radiografie: Questo primo passo nell’immagine delle articolazioni rivela modifiche ossee tipiche dell’artrosi, come ispessimento osseo, osteofiti, riduzione dello spazio articolare e superfici irregolari. Devono essere eseguite con il peso corporeo sull’articolazione.

  • Risonanza magnetica (MRI): Questo esame dettagliato mostra le strutture articolari, inclusa la cartilagine, i tendini e i legamenti, individuando lesioni e anomalie in anticipo rispetto alle radiografie.

  • Ecografia: Utilizzata per valutare le strutture articolari, inclusa la presenza di liquido nell’articolazione e l’infiammazione dei tessuti circostanti.

  • Analisi del liquido sinoviale: Se l’infiammazione è significativa, il medico può prelevare un campione di liquido sinoviale in una procedura chiamata artrocentesi. Quest’analisi esclude altre cause di dolore e conferma l’artrosi. Solitamente è indolore grazie all’anestetico locale utilizzato.

Trattamento dei sintomi: come togliere il dolore

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L’artrosi, una malattia debilitante che provoca dolori intensi, richiede un intervento tempestivo di un ortopedico esperto.

Innanzitutto, il medico mira a ridurre il dolore del paziente per consentire un movimento adeguato. Spesso, si raccomanda l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore. Talvolta, si prescrivono analgesici oppioidi o farmaci per il dolore neuropatico.

Le iniezioni di corticosteroidi intra-articolari rappresentano un’opzione comune per un sollievo temporaneo dai sintomi dolorosi dell’artrosi, evitando interventi più invasivi.

Frequentemente, il paziente è affiancato da un fisioterapista o un esperto che insegna i corretti movimenti e il rafforzamento delle articolazioni. Esercizi di potenziamento muscolare e stretching contribuiscono a migliorare la stabilità e la mobilità articolare. Terapie fisiche come ultrasuoni, terapia laser e terapie caldo/freddo sono utilizzate per ridurre il dolore e l’infiammazione, generalmente indolori e poco invasive. Taluni pazienti possono trarre beneficio da terapie complementari come l’agopuntura, la terapia manuale o la terapia occupazionale.

La perdita di peso può alleviare il carico sulle articolazioni colpite nei pazienti sovrappeso o obesi, contribuendo a ridurre il dolore e a migliorare la funzionalità articolare. Adottare uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e attività fisica regolare, può comportare notevoli benefici. Nell’alimentazione possono essere inseriti non solo cibi che favoriscono la salute delle articolazioni, come gli Omega 3 o i minerali, ma anche integratori appositamente concepiti per promuovere la formazione di cartilagine tra le ossa.

Infine, il proprio ortopedico potrebbe suggerire l’uso di dispositivi ortopedici come tutori, fasce o ausili per la deambulazione per fornire supporto e stabilità alle articolazioni colpite, riducendo il rischio di lesioni o sforzi eccessivi.

Chi soffre di artrosi deve essere necessariamente operato?

L’intervento chirurgico rappresenta un’opzione di trattamento per l’artrosi, ma solamente in circostanze specifiche. La decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico è influenzata da vari fattori, quali la gravità dei sintomi, l’effetto sulla qualità della vita del paziente e la risposta alle terapie conservative.

Esistono diverse tipologie di interventi chirurgici per l’artrosi, tra cui:

  1. Artroscopia: un intervento mininvasivo impiegato per l’ispezione e il trattamento dell’interno dell’articolazione. Attraverso piccole incisioni, il chirurgo può rimuovere frammenti di tessuto danneggiato, riparare lesioni o levigare le superfici articolari.

  2. Osteotomia: una procedura finalizzata a redistribuire il peso sulle articolazioni, riducendo la pressione su una zona specifica dell’articolazione. Di solito, viene utilizzata per le articolazioni portanti, come il ginocchio o l’anca.

  3. Sostituzione articolare: comporta la rimozione dell’articolazione danneggiata e la sua sostituzione con una protesi artificiale.

Ciascuna di queste alternative ha vantaggi e svantaggi che richiedono una ponderata valutazione in collaborazione con lo specialista. Inoltre, è fondamentale considerare che sia gli interventi chirurgici minimamente invasivi che quelli tradizionali comportano un periodo di riabilitazione. Il paziente dovrebbe discutere con il proprio ortopedico le opzioni più adatte alle sue necessità e impegni.

Conclusioni

In conclusione, l’artrosi è una patologia degenerativa delle articolazioni con una vasta gamma di sintomi, che possono variare da persona a persona. Riconoscere e comprendere questi sintomi è cruciale per ottenere una diagnosi tempestiva e una terapia appropriata. La gestione dell’artrosi implica una combinazione di terapie conservative, tra cui terapia fisica e farmacologica, insieme a modifiche dello stile di vita. Solo in alcune situazioni si può considerare l’opzione chirurgica.

Non esitare a contattarmi per ricevere una valutazione precisa e un piano di trattamento personalizzato. La cura delle articolazioni e uno stile di vita salutare possono contribuire a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita per chi convive con l’artrosi.

Sono il Dott. Vanni Strigelli, specialista in ortopedia a Firenze. Se soffri di dolori articolari, potresti essere affetto da artrosi: prenota subito la tua prima visita per individuare insieme la soluzione più adatta a te.

FAQ

Quali sono i sintomi più comuni dell’artrosi?

I sintomi più frequenti dell’artrosi includono dolore articolare, rigidità articolare, gonfiore, sensibilità, e limitazione dei movimenti nell’articolazione colpita. Il dolore può manifestarsi in modo persistente o intermittente, tendendo a peggiorare con l’attività fisica o il movimento dell’articolazione interessata.

L’artrosi può causare deformità articolari?

Sì, in alcuni casi l’artrosi può portare a deformità articolari. A causa della degenerazione della cartilagine e dei cambiamenti ossei associati, le articolazioni possono sviluppare deformità come osteofiti (sporgenze ossee), articolazioni irregolari, e limitazioni del movimento.

Colpisce solo le persone anziane?

Anche se l’artrosi è più comune negli adulti più anziani, può colpire persone di qualsiasi età. L’incidenza dell’artrosi aumenta con l’età, ma può essere influenzata anche da fattori genetici, traumi articolari precedenti, obesità, e attività lavorative o sportive che sottopongono le articolazioni a stress ripetitivi.

Quali articolazioni sono più comunemente colpite?

L’artrosi può colpire qualsiasi articolazione del corpo. Tuttavia le articolazioni più comunemente coinvolte sono quelle che supportano il peso del corpo. Ad esempio: articolazioni delle ginocchia, delle anche, della colonna vertebrale, e delle mani. Altre articolazioni colpite includono le articolazioni delle spalle, dei piedi, e dei polsi.

Quali altri sintomi possono essere associati all’artrosi?

Oltre ai sintomi articolari tipici, l’artrosi può essere accompagnata da sintomi aggiuntivi. Ad esempio: debolezza muscolare, perdita di equilibrio, sensazione di instabilità articolare, scricchiolii articolari (crepitii), limitazione della mobilità, e affaticamento muscolare.