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Sintomi e percorsi di cura per l’artrosi dell’anca

Da cosa è caratterizzata l’artrosi? Cosa aiuta a breve termine e quale cura è davvero efficace nel lungo periodo?

Sempre più persone al mondo soffrono di coxartrosi, conosciuta anche come artrosi dell’anca, una patologia degenerativa della cartilagine articolare.

Prima di introdurre le terapie e i percorsi di cura migliori che ti permettono di tornare a fare tutti i movimenti senza dolore, è fondamentale inquadrare i sintomi più comuni dell’artrosi.

Da cosa è caratterizzata l’artrosi? Cosa aiuta a breve termine e quale cura è davvero efficace nel lungo periodo?

Ne parliamo in questo articolo del blog.

Che cos’è l’artrosi dell’anca?

L’artrosi dell’anca è la patologia che più frequentemente colpisce questa articolazione e che tende a degenerare con l’età.

È una condizione molto comune che colpisce circa 1 adulto su 10 di età superiore ai 50 anni, e provoca il deterioramento della cartilagine dell’articolazione stessa.

La predisposizione genetica rappresenta una delle cause primarie di artrosi, così come anche l’avanzare dell’età gioca un ruolo fondamentale.

Non sono però rari i casi di persone di qualsiasi età, anche giovani, che soffrono di questa patologia che può presentarsi come conseguenza di una deformazione congenita, di una malattia reumatica, di un trauma o di un’infezione. 

Come si manifestano i sintomi?

Il sintomo più evidente e più invalidante è il dolore, conseguente alla perdita di cartilagine tipica dell’artrosi che provoca un’infiammazione continua.

Questo determina dolore e una progressiva distruzione dei tessuti fino a passare da una riduzione dell’ampiezza di movimento e crepitii (rumori di sfregamento o schiocco) dell’anca a una completa limitazione del movimento dell’anca stessa.

Nelle fasi iniziali il dolore è intermittente, si alternano momenti di benessere a momenti più o meno lunghi di dolore. 

Con il passare del tempo il dolore aumenta e le fasi di benessere diminuiscono di durata e di frequenza.

Inoltre tende ad aggravarsi in caso di forte sovrappeso e di assenza o di troppa attività fisica e lavorativa logorante.

Il progredire della malattia, inoltre, può lasciare spazio anche a deformità articolari che, con il passare del tempo, provocano un dolore persistente anche a riposo e di conseguenza una difficoltà a riposare adeguatamente durante la notte.

L’artrosi dell’anca è una patologia potenzialmente invalidante che, se non trattata prontamente, rischia addirittura di portarti ad una totale infermità.

Quali sono le cure migliori per guarire dall’artrosi? 

Per evitare che la patologia porti ad una totale infermità, il primo passo da fare è chiedere un consulto con un ortopedico specializzato.

Durante la prima visita il medico compie sempre, prima di tutto, un’approfondita analisi iniziale della persona, della sua storia clinica e dei suoi sintomi. 

A volte necessita anche di ulteriori analisi o indagini strumentali, come una radiografia, prima di formulare la cura migliore. 

Nelle fasi iniziali di solito si procede con un trattamento conservativo.

Le terapie più utilizzate – farmaci antidolorifici o antinfiammatori, condroprotettori, infiltrazioni, fisioterapia –  ti possono aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore.

Con le infiltrazioni ecoguidate con cellule staminali o acido ialuronico puoi rallentare la progressione della malattia ed avere sollievo dal dolore e una riduzione dell’infiammazione.

Anche il controllo dell’alimentazione, grazie ad una dieta sana e bilanciata, ti aiuta notevolmente a diminuire il sovraccarico sulle articolazioni.

L’esercizio fisico leggero e controllato inoltre può supportarti ad aumentare il movimento e la flessibilità, e contribuisce a rafforzare i muscoli delle gambe.

Di fronte ai casi più gravi di artrosi d’anca o negli stadi avanzati della patologia questi trattamenti non riescono però ad eliminare il dolore in modo definitivo. 

Le terapie conservative non hanno il potere di far regredire la malattia e il danno all’articolazione ma solo di alleviare i sintomi.

Quando i trattamenti conservativi non danno più benefici è necessario l’intervento di protesi dell’anca per guarire definitivamente.

Che cos’è la chirurgia protesica?

La chirurgia protesica è il rimedio definitivo all’artrosi dell’anca e consiste principalmente in un intervento che va a sostituire l’articolazione compromessa con un impianto protesico.

È una chirurgia di gran successo che dà ottimi risultati sul dolore e sull’autonomia dei pazienti e che, eseguita con tecniche moderne, permette una maggior velocità di recupero rispetto alle tecniche tradizionali.

Grazie alla nuova protesi hai una soluzione sicura e definitiva che migliora la qualità della vita e l’autonomia.

Infatti, con il protocollo del Rapid Recovery, già poche ore dopo l’operazione puoi alzarti in piedi e fare i primi passi nel corridoio dell’ospedale senza dolore.

E tornare a casa anche in meno di 4 giorni dall’intervento.

Se avverti i sintomi dell’artrosi e stai cercando una cura per guarire definitivamente e tornare velocemente alle tue abitudini scrivici.

Una diagnosi e un trattamento tempestivo aiutano a rallentare la progressione della malattia e a migliorare la qualità della tua vita.