protesi anca dove operarsi

Chirurgia protesica dell’anca, dove operarsi?

È molto importante scegliere con consapevolezza il centro più adatto per operarsi di protesi d'anca.

Decidere di operarsi di protesi all’anca rappresenta un importante passo per guarire dall’artrosi e da altre patologie che colpiscono l’articolazione, e ritornare alla vita di tutti i giorni senza dolore.

Per questo è così importante scegliere con consapevolezza il centro più adatto alle proprie esigenze.

La chirurgia protesica dell’anca rappresenta una delle specializzazioni del Dr. Vanni Strigelli grazie alle moderne tecniche chirurgiche con risparmio dei tessuti e dell’osso, e l’utilizzo di materiali biocompatibili, come le leghe di titanio e la ceramica che garantiscono minor usura dei materiale e una maggiore durata nel tempo della protesi.

La protesi dell’anca è una chirurgia del benessere; i benefici post operatori aumentano la qualità della vita del paziente e gli permettono di recuperare le attività perse per malattie, come il piacere di fare una passeggiata o uno sport.

Quando è indicata la protesi d’anca?

L’anca è l’articolazione più grande del corpo umano che collega la parte superiore agli arti inferiori ed in particolare il bacino al femore. 

Questa articolazione può essere oggetto di diverse patologie, che potrebbero richiedere l’intervento chirurgico di protesi d’anca. 

Tra queste patologie troviamo:

  • L’artrosi;
  • L’artrite reumatoide;
  • L’osteoartrosi;
  • La frattura del collo del femore;
  • I tumori.

Ciò che accomuna queste patologie, escluse le ultime due, è la presenza di danno cartilagineo a cui segue l’infiammazione ed il dolore.

Il dolore e’ localizzato all’inguine, talvolta sul fianco o al gluteo, e peggiora con l’utilizzo protratto dell’articolazione. 

Lo scopo finale dell’intervento di protesi è quello di inserire una “nuova articolazione” che va a sostituire l’osso o la cartilagine danneggiati.

Come è fatta la protesi anca?

La protesi d’anca è composta normalmente da 3 elementi:

  • Testina in ceramica posta su uno stelo metallico che va a sostituire la testa ed il collo del femore danneggiati. Gli steli sono normalmente in  titanio rivestiti di particolari materiali che si integrano perfettamente con l’osso.
  • Cotile (o coppa metallica o acetabolare) che rimpiazza la cartilagine usurata del bacino, composto in genere, da una lega di titanio con una conformazione tridimensionale che mima l’osso;
  • Inserto in polietilene (o in ceramica), superficie di scorrimento, da inserire tra testina e cotile. 

La protesi può essere cementata o non cementata. 

La prima è indicata in pazienti affetti da osteoporosi, pazienti di età avanzata o in caso di particolari conformazioni anatomiche; la seconda è indicata in pazienti giovani o con buona qualità ossea e con conformazione anatomica regolare.

Dove puoi farti operare per la protesi dell’anca?

Il primo passo da fare è un’accurata valutazione da parte di uno specialista ortopedico, che può essere eseguita privatamente, o tramite assicurazione sanitaria, o mediante il sistema sanitario nazionale (S.S.N.).

In Toscana, puoi rivolgerti al Dr. Vanni Strigelli, che visita in diverse strutture a Firenze e Pontassieve e svolge la sua attività chirurgica presso il Valdisieve Hospital, privatamente e in convenzione con il S.S.N. 

I benefici di farsi operare presso un centro specializzato

Il Dr. Vanni Strigelli è specializzato nella chirurgia a misura di paziente, con la garanzia di avere:

  • Un percorso personalizzato: valutazione della miglior soluzione chirurgica sia a pazienti giovani con maggiore richiesta funzionale, che a persone più anziane che desiderino mantenere standard di attività per una vita attiva e autonoma; scelta del modello protesico più adatto al singolo caso sulla base della morfologia e della qualità dell’osso.
  • Trattamento del dolore post operatorio: l’ottimizzazione della preparazione del paziente all’intervento sin dal pre-ricovero, con percorsi personalizzati e tecniche anestesiologiche e farmacologiche di trattamento del dolore post-operatorio. Queste consentono la mobilizzazione del paziente già il giorno dell’intervento e il ritorno a casa in 2 o 3 giorni.
  • Riabilitazione: Il paziente ha la possibilità di proseguire il ricovero in regime riabilitativo in struttura, con l’assistenza di fisioterapisti, a domicilio, o tramite l’applicazione MyMobility, per una realtà paziente-specialista sempre più connessa.
  • Rapid Recovery: il protocollo che permette di tornare subito a camminare e a fare le scale, di recuperare velocemente il movimento articolare e di velocizzare la riabilitazione che diventa più facile e meno dolorosa. 
  • Strategie multidisciplinari di diminuzione del sanguinamento che permettono di evitare trasfusioni di sangue in condizioni standard.
  • Intervento di protesi anca bilaterale: la condizione peggiore è data dalll’artrosi che coinvolge entrambe le anche. La chirurgia mini invasiva consente di impiantare una protesi anca bilaterale simultanea con un solo intervento, con il vantaggio di ulteriore riduzione dei tempi di intervento e di recupero, di complicanze e stress, e la possibilità di pianificare con maggiore precisione la lunghezza dei due arti risparmiando al paziente eventuali scompensi posturali.

Se vuoi avere maggiori informazioni sui benefici dell’intervento con il Dr. Vanni Strigelli, vieni in questa pagina.