protesi al ginocchio

Protesi al ginocchio: tutto quello che c’è da sapere

Una panoramica completa sulla protesi al ginocchio. Esploriamo l'anatomia del ginocchio, i problemi comuni che possono richiedere una protesi e il processo di impianto.

Cosa c’è da sapere sulla protesi al ginocchio? Il ginocchio è forse l’articolazione più complessa del corpo umano e riveste un ruolo fondamentale nel garantire la mobilità e la stabilità durante le attività quotidiane.

Composto da diverse componenti anatomiche, tra cui femore, tibia, rotula e legamenti, il ginocchio è soggetto a sollecitazioni continue e può subire danni o degenerazione nel corso del tempo.

Si stima che più della metà delle persone sopra i 50 anni abbia sofferto di una problematica al ginocchio che provoca dolore e difficoltà a muoversi. Il 30% di queste persone è affetta da artrosi, che spesso si risolve soltanto con un intervento di impianto di protesi al ginocchio.

Scopriamo di più sull’articolazione del ginocchio, i problemi che possono insorgere a questa articolazione e il trattamento attraverso la protesi.

Protesi al ginocchio: partiamo dall'anatomia

protesi al ginocchio cosa sapere

Il ginocchio presenta una complessa articolazione sinoviale (il termine “sinoviale” si riferisce alla membrana e al liquido sinoviale che rivestono e lubrificano le articolazioni mobili, consentendo movimenti fluidi e senza attrito) tra tre ossa principali: il femore, la tibia e la rotula. Queste componenti ossee sono stabilizzate da una serie di legamenti, tendini e cartilagini, che svolgono un ruolo cruciale nella funzionalità e nella mobilità del ginocchio.

I legamenti del ginocchio sono in totale quattro:

  • Legamento crociato anteriore (LCA) e legamento crociato posteriore (LCP) che si intrecciano nel centro dell’articolazione, prevenendo movimenti eccessivi in avanti e all’indietro del femore rispetto alla tibia
  • Legamenti collaterali mediale (LCM) e laterale (LCL) che assicurano la stabilità laterale del ginocchio.

I tendini che circondano il ginocchio includono il tendine rotuleo, che collega la rotula alla tibia, e il tendine quadricipitale, che collega i muscoli del quadricipite femorale alla rotula. Questi tendini sono essenziali per la trasmissione delle forze muscolari durante la flessione ed estensione del ginocchio.

La cartilagine articolare, presente sulla superficie delle ossa che compongono il ginocchio, fornisce un’interfaccia liscia e ammortizzante che riduce l’attrito durante il movimento. Le cartilagini meniscali, a forma di mezzaluna, si trovano tra la tibia e il femore, contribuendo a distribuire il carico e a migliorare la stabilità articolare.

Conoscere l’anatomia del ginocchio è fondamentale per comprendere cosa succeda quando l’articolazione si ammala o subisce un infortunio. Questi eventi compromettono la stabilità del ginocchio, provocando dolore e anche limitazioni nei movimenti. Intervenire nell’immediato non appena si manifestano può consentire di recuperare la piena funzionalità dell’articolazione ed evitare l’intervento chirurgico e il percorso post operatorio.

Ma quali sono le patologie che possono colpire il ginocchio fino a richiedere l’impianto di una protesi?

Principali problemi al ginocchio

Il ginocchio è soggetto a diverse patologie che possono richiedere l’impianto di una protesi per ripristinare la funzionalità articolare, tra cui:

  • Osteoartrite, la forma più comune di artrosi, che si verifica quando la cartilagine protettiva all’interno del ginocchio si deteriora progressivamente;
  • Artrite reumatoide, una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, incluso il ginocchio. L’infiammazione cronica dell’articolazione può causare danni alla cartilagine, alle ossa e ai tessuti circostanti;
  • Lesioni dei legamenti del ginocchio, come il legamento crociato anteriore (LCA) o il legamento collaterale mediale (LCM), che possono portare a instabilità e dolore cronico;
  • Traumi gravi, come fratture articolari complesse o lesioni multiple dei tessuti molli, che possono danneggiare irreparabilmente il ginocchio;
  • Necrosi avascolare. Si tratta di una condizione in cui una porzione dell’osso del ginocchio perde la sua fornitura di sangue e si deteriora. La necrosi avascolare può essere causata da diversi fattori, l’uso di steroidi o malattie vascolari. Nella maggior parte dei pazienti non è chiara la causa.

In tutti questi casi, l’intervento di protesi al ginocchio consente di ripristinare la stabilità e la funzionalità dell’articolazione, eliminando il dolore e le limitazioni dei movimenti. Ma com’è fatta una protesi per il ginocchio? Come avviene il suo impianto?

La protesi al ginocchio: in dettaglio

Protesi al ginocchio

La protesi al ginocchio è costituita da componenti artificiali. Queste simulano le parti anatomiche dell’articolazione naturale.

Le componenti principali includono: una porzione femorale, che sostituisce la superficie articolare del femore. Una porzione tibiale, che sostituisce la superficie articolare della tibia. Infine, talvolta troviamo una porzione patellare, che sostituisce la superficie articolare della rotula.

Le protesi al ginocchio possono essere realizzate utilizzando una combinazione di materiali. Tra questi: leghe metalliche (ad esempio, titanio, cobalto-cromo) e polietilene ad alta resistenza.

Si tratta di materiali biocompatibili e molto resistenti. I materiali utilizzati garantiscono il massimo della durevolezza, anche per più di vent’anni dall’impianto.

Impianto della protesi al ginocchio

L’impianto di una protesi al ginocchio richiede un approccio chirurgico specialistico. Durante l’intervento, lo specialista fissa le componenti protesiche alle ossa del ginocchio. Utilizza una combinazione di cemento chirurgico o ancoraggi ossei.

L’intervento chirurgico viene eseguito sotto anestesia spinale. Richiede una rigorosa preparazione pre-operatoria, una  valutazione accurata dell’anatomia del paziente e delle condizioni del ginocchio. È importante inoltre una pianificazione precisa per ottenere un corretto allineamento e stabilità dell’articolazione.

Al giorno d’oggi, ove possibile, si cerca di applicare delle tecniche di chirurgia mini invasive. Si tratta di procedure chirurgiche avanzate che mirano a ridurre l’entità dell’incisione e del trauma ai tessuti circostanti durante l’intervento.

Gli specialisti che adottano questi metodi utilizzano strumenti appositi e tecnologie moderne. Ciò consente di eseguire l’intervento con maggiore precisione e ridurre il rischio di complicanze post-operatorie.

Le protesi nel corso degli anni sono notevolmente migliorate in termini di design, qualità dei materiali e tecniche di fissazione all’osso.

Le protesi di ginocchio possono essere cementate oppure non cementate. Quest’ultima tipologia è riservata ai pazienti più giovani con buona qualità ossea.

Per questo è importante scegliere un chirurgo specializzato che potrà identificare il tipo di impianto più’ corretto.

Esiste anche l’artroplastica del ginocchio assistita da computer o navigazione computerizzata.

Questa fornisce informazioni in tempo reale sulla posizione e l’allineamento dell’articolazione del ginocchio durante l’intervento. Consente una migliore accuratezza migliorata nella collocazione delle componenti. Normalmente è utilizzata in casi particolari quando gli strumenti tradizionali potrebbero non bastare.

Quando l’artrosi colpisce una solo porzione specifica del ginocchio è possibile utilizzare una protesi parziale (monocompartimentale). Questa può essere posizionata per sostituire solo la zona malata del ginocchio risparmiando le altre strutture.

È la più piccola protesi impiantabile in un ginocchio e permette di risolvere i disturbi con un approccio mini invasivo.

Cosa succede se non si mette la protesi?

Molti pazienti temono di sottoporsi all’intervento per inserire la protesi al ginocchio. Vorrebbero evitare complicazioni, ulteriore dolore e il percorso post operatorio. Tuttavia, non sanno che molte volte evitare l’intervento potrebbe causare loro non pochi problemi.

Se una persona affetta da gravi problemi articolari al ginocchio decide di non sottoporsi all’impianto di una protesi, le condizioni patologiche, come l’artrosi avanzata o lesioni gravi, possono peggiorare nel tempo.

L’articolazione del ginocchio potrebbe essere afflitta da dolore cronico, rigidità, instabilità e limitata mobilità.

Inoltre, l’assenza di una protesi può comportare un progressivo deterioramento del tessuto articolare circostante, inclusi i muscoli, i legamenti e le strutture connettive.

Queste problematiche non influiscono solo sull’integrità del ginocchio, ma anche sullo stato di salute di tutto il corpo. Per esempio, se percepisci dolore al ginocchio, potresti camminare in modo non adeguato per percepire meno male, ma la tua schiena col tempo potrebbe risentirne.

È bene non lasciarsi spaventare da eventuali complicazioni relative all’intervento al ginocchio e chiedere immediatamente l’intervento di un ortopedico esperto.

Dopo il recupero post operatorio si percepisce la protesi all’interno del corpo?

Una domanda che molti pazienti pongono prima di sottoporsi a un intervento di protesi al ginocchio riguarda le sensazioni che si provano una volta che la protesi è impiantata.

Quando si ha una protesi al ginocchio, è possibile che si avverta una sensazione o un rumore di clic durante alcuni movimenti. Questo fenomeno è noto come “crepitio” e può essere attribuito a diversi fattori:

  • La protesi stessa è composta da materiali artificiali, come metallo e plastica, che possono generare un certo grado di attrito o contatto durante il movimento dell’articolazione;
  • Durante il processo di guarigione e recupero dopo l’intervento chirurgico, il corpo forma una capsula di tessuto cicatriziale intorno alla protesi al fine di stabilizzarla. Questo tessuto può essere elastico o fibrotico, e la sua interazione con la protesi può contribuire alla sensazione di crepitio.

 

È importante sottolineare che la presenza di crepitio non è necessariamente indicativa di un problema.

Tuttavia, se il crepitio è accompagnato da dolore, gonfiore, limitazione dei movimenti o altri sintomi sospetti, è consigliabile consultare il medico curante per una valutazione approfondita.

Come si dorme con la protesi?

Un’altra domanda che spesso viene posta dai pazienti che si sottopongono all’intervento di protesi al ginocchio riguarda la gestione notturna della protesi. Molti di loro erano abituati a soffrire dolori notturni all’articolazione. Per questo, temono che anche la protesi possa creare dei fastidi.

Con una protesi di ginocchio si può dormire in qualsiasi posizione si preferisca. Nell’immediato post-operatorio e’ sconsigliato posizionare un cuscino sotto il ginocchio.

Prima di coricarsi, potrebbe essere necessario adottare, almeno per i primi mesi dopo l’operazione, misure di gestione del dolore. Ad esempio: l’applicazione di ghiaccio o l’assunzione di farmaci analgesici prescritti dal medico curante in modo da non compromettere la qualità’ del sonno.

Conclusioni

La protesi al ginocchio è una soluzione medica che ha trasformato la vita di milioni di persone. Questa procedura chirurgica avanzata offre una vasta gamma di benefici. Tra cui un miglioramento significativo della mobilità, la riduzione del dolore e un ritorno a uno stile di vita attivo.

Si tratta di un intervento di grande successo ma che come tutte le procedure nasconde delle possibili complicanze. È  bene quindi essere operato in ambiente super specialistico.

Se soffri di dolori al ginocchio o di patologie come l’artrosi, non esitare a contattarmi. Sono un esperto ortopedico a Firenze, mi chiamo Vanni Strigelli e, con la mia esperienza, sarò in grado di individuare il trattamento migliore per la tua condizione.

FAQ

Cos’è una protesi al ginocchio?

Una protesi al ginocchio è un dispositivo medico impiantato nell’articolazione del ginocchio. Ha la funzione di sostituire le parti danneggiate dell’articolazione con componenti artificiali, al fine di ripristinare la funzionalità e ridurre il dolore.

Quali sono i materiali utilizzati nelle protesi al ginocchio?

Le protesi al ginocchio sono generalmente costituite da leghe metalliche. I materiali utilizzati sono il titanio o il cobalto-cromo, che sono biocompatibili e offrono resistenza e durabilità. La componente che sostituisce la superficie articolare è realizzata in polietilene

Quanto tempo dura una protesi al ginocchio?

La durata di una protesi al ginocchio dipende da vari fattori. Tra questi: l’età del paziente, il livello di attività fisica e l’aderenza alle raccomandazioni post-operatorie.

In media, una protesi al ginocchio può durare più di 20 anni, ma ciò può variare da caso a caso.

Quali sono i rischi associati all’impianto di una protesi al ginocchio?

Come con qualsiasi intervento chirurgico, esistono rischi potenziali associati all’impianto di una protesi al ginocchio.

Questi possono includere infezione, sanguinamento, flebiti, danni ai vasi sanguigni circostanti, instabilità dell’articolazione, dolore residuo e rigidità. Tuttavia, con una corretta valutazione pre-operatoria e un intervento chirurgico eseguito da un chirurgo esperto, questi rischi possono essere ridotti al minimo.

Qual è il periodo di recupero dopo l’impianto di una protesi al ginocchio?

Il periodo di recupero dopo l’impianto di una protesi al ginocchio può variare da paziente a paziente. Di solito richiede alcuni mesi. Durante questo periodo, è necessario seguire un programma di riabilitazione. Il programma prevede esercizi per ripristinare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità dell’articolazione. Il paziente può gradualmente riprendere le attività quotidiane e sportive, sotto la guida del chirurgo e del fisioterapista.