L’artrosi è una malattia cronica degenerativa, che colpisce alcune articolazioni ed e’ molto frequente.
E’ una patologia complessa, nella quale si verifica una degenerazione delle cartilagini articolari causando prima un loro assottigliamento e poi la loro distruzione.
Questo provoca attrito, che determina rigidità articolare, dolore, infiammazione e una limitazione funzionale.
Un sintomo iniziale caratteristico, è proprio la rigidità articolare che si manifesta ‘a freddo’, o dopo un riposo prolungato e tende a migliorare con il movimento.
Una volta diagnosticata l’artrosi e il suo livello di gravità attraverso la visita medica e le indagini radiologiche, lo specialista valuta la terapia più adatta al caso che, spesso nelle fasi iniziali, è conservativa.
I trattamenti di tipo conservativo possono essere suddivisi in 3 categorie:
- La correzione attraverso i fattori di rischio;
- La fisioterapia;
- Il trattamento farmacologico.
L’artrosi, infatti, non ha sempre una soluzione chirurgica.
I trattamenti mirano a migliorare la qualità della vita del paziente attraverso:
- La riduzione del dolore;
- La conservazione della funzionalità articolare;
- Il rallentamento della progressione del danno.
La correzione attraverso i fattori di rischio
Di primaria importanza è il controllo e la correzione di fattori di rischio modificabili, come:
- Il sovrappeso;
- L’utilizzo eccessivo e scorretto di determinate articolazioni;
- Le condizioni metaboliche, endocrine e infiammatorie.
Perdere peso si è dimostrato efficace per lenire i sintomi dell’artrosi.
La dieta può essere molto utile se si è in sovrappeso, in particolare se l’artrosi colpisce le articolazioni sotto carico (come ginocchio, anca , colonna vertebrale o caviglia).
Nelle fasi acute può essere utile anche una terapia mediante l’applicazione di ghiaccio, per brevi periodi, più volte al giorno.
Il medico può raccomandare riposo o modifiche delle attività che provocano il dolore dell’artrosi, sia nel lavoro che nelle attività sportive.
Ciò può significare il passaggio da attività ad alto impatto ( es. correre, saltare o competizioni sportive) ad attività a basso impatto (es. stretching, camminare, nuotare, bicicletta).
La fisioterapia
Per ridurre il dolore, l’approccio è multidisciplinare e prevede la collaborazione del fisioterapista, dell’ortopedico e del paziente.
Un serio programma riabilitativo individualizzato con attività fisica moderata, indirizzato al rinforzo muscolare e allo stretching, può avere un’importanza fondamentale e portare a periodi di benessere anche di lunga durata.
Contribuiscono, infatti, al mantenimento dell’escursione articolare, alla stimolazione dei processi riparativi della cartilagine e al rinforzo della muscolatura, con un conseguente aumento della stabilità delle articolazioni.
Intraprendere un percorso di fisioterapia permette di rinforzare ed allungare i muscoli degli arti inferiori, interessati dall’artrosi.
È importante mantenersi in movimento, praticare un’attività fisica regolare ed appropriata, a basso impatto, come fare una camminata o usare la cyclette.
Sia l’esercizio fisico che la diminuzione del peso sono assolutamente fondamentali per conservare a lungo l’integrità articolare.
Così facendo, qualora risultasse poi necessario l’intervento chirurgico, il paziente arriva all’intervento nelle migliori condizioni muscolari possibili, per una rapida ripresa.
La terapia farmacologica
I farmaci più comunemente usati nella cura dell’artrosi sono gli antinfiammatori non steroidei che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore.
Nello specifico, il paracetamolo è il trattamento d’elezione, in caso di dolore lieve e moderato.
A volte l’ortopedico può consigliare, in caso di episodi acuti, potenti farmaci anti-infiammatori chiamati corticosteroidi (cortisone), che vengono iniettati direttamente nell’articolazione (infiltrazioni), purché saltuariamente.
In altri casi lo specialista può consigliare infiltrazioni di Acido Ialuronico sempre all’interno dell’articolazione: questa terapia mostra buoni risultati nelle artrosi iniziali e moderate, ed è un lubrificante dell’articolazione, simile a quello prodotto dall’organismo.
La terapia farmacologica, inoltre, può avvalersi dell’utilizzo di condroprotettori, integratori alimentari chiamati glucosamina e condroitin-solfato, capaci di frenare i processi degenerativi artrosici e di influenzare il metabolismo della cartilagine.
Quando il trattamento medico dell’artrosi non basta più.
In caso di fallimento della terapia conservativa, quando il dolore non si arresta, è necessario ricorrere alla chirurgia con l’intervento di protesi totale o parziale, che migliora in modo radicale la qualità di vita dei pazienti.
La decisione di trattare chirurgicamente un’articolazione artrosica dipende dall’età e dal livello di attività del paziente, il grado di artrosi e la velocità con cui l’artrosi è progredita.
Avendo la stessa conformazione dell’articolazione la protesi sostituisce l’articolazione, riproducendo il meccanismo.
L’intervento di sostituzione dell’articolazione è molto frequente e viene infatti effettuato ogni anno su migliaia di persone nel mondo.
Se vuoi capire quanto è grave il tuo dolore e valutare la salute della tua articolazione, richiedi informazioni a questa pagina.