L’artrosi è una malattia cronica degenerativa, che colpisce alcune articolazioni ed e’molto frequente.
E’ una patologia complessa nella quale si verifica una degenerazione delle cartilagini articolari causando prima un loro assottigliamento e poi la loro distruzione.
Questo provoca un attrito fra i capi articolari, che determina rigidità articolare, dolore, infiammazione e una limitazione funzionale.
Un sintomo iniziale, caratteristico, è proprio la rigidità articolare che si manifesta ‘a freddo’, o un riposo prolungato, tipicamente la mattina e che tende a regredire o migliorare con l’attività e con il movimento.
Il dolore inizialmente e’ intermittente, con fasi di riacutizzazione e fasi di benessere.
Nel tempo la malattia tende a peggiorare e il dolore diventa costante.
Non è tipica solo della terza età: colpisce spesso anche i giovani, ed è una malattia che si può manifestare sia negli uomini sia nelle donne, anche negli sportivi.
Sembra infatti che lo sport, nella sua eccezione di un’intensa attività sportiva prolungata, possa costituire un fattore di rischio per una precoce usura della cartilagine, che è una membrana elastica molto resistente che favorisce ogni movimento articolare.
Il risultato è lo sfregamento delle ossa che compongono l’articolazione con conseguente dolore tipico dell’artrosi.
Le lesioni della cartilagine sono irreversibili e la cartilagine non ricresce.
I fattori di rischio dell’artrosi
Esistono numerosi fattori di rischio dell’artrosi:
- Età;
- Sovrappeso o obesità;
- Osteoporosi;
- Attività fisica usurante, lavorativa o sportiva;
- Familiarità;
- Malattie autoimmuni o neurologiche.
Una volta instaurato il danno cartilagineo, l’unico modo per eliminare il dolore è l’intervento di protesi con sostituzione dell’articolazione in giovane età.
Oggi l’obiettivo di uno specialista è trovare le soluzioni più adatte per il singolo paziente, tenendo conto della sua età e della gravità della situazione.
Come prevenire l’artrosi?
- Evitare di essere in sovrappeso: se sottoposte a un carico di peso eccessivo, le articolazioni vanno incontro a degenerazione progressiva;
- Svolgere una moderata attività fisica, evitando posizioni viziate ed eccessivi carichi;
- Combattere la sedentarietà: l’inattività porta all’irrigidimento dell’articolazione con conseguente dolore al movimento;
- Sana alimentazione: una dieta sana ricca di vitamine, è l’ideale per mantenere sane le articolazioni oltre a ridurre il rischio di sovrappeso.
La prevenzione dell’artrosi si basa sul controllo dei fattori di rischio ma talvolta, nonostante le attenzioni del paziente, la malattia progredisce ugualmente.
Le articolazioni colpite da artrosi sono da utilizzare il meno possibile?
Quando le articolazioni diventano artrosiche, smettono di funzionare bene, e vanno incontro ad una progressiva rigidità.
Questo si traduce in perdita di funzionalità, cioè il progressivo venir meno della capacità di svolgere autonomamente le normali attività quotidiane, con una minor qualità della vita.
E’ il momento di sfatare, una volta per tutte, alla luce di numerosi studi scientifici, il mito che le articolazioni colpite da artrosi debbano essere utilizzate il meno possibile.
Non esiste nulla di più sbagliato.
E’ vero esattamente il contrario.
L’esercizio fisico, praticato dalle persone affette da artrosi, allevia il dolore, migliora il decorso della patologia, la motilità articolare e, di conseguenza, la qualità della vita.
L’esercizio porta benefici a vari livelli: aiuta a migliorare l’umore e l’aspetto, diminuisce il dolore, aumenta l’elasticità e mantiene sotto controllo il peso corporeo, migliora l’equilibrio diminuendo il rischio di cadute.
La grande maggioranza dei pazienti che hanno visto peggiorare le proprie abilità fisiche non svolgeva alcun tipo di esercizio, o comunque non in misura significativa.
Una delle raccomandazioni è quindi di fare attività fisica.
Un corretto stile di vita, caratterizzato da una dieta bilanciata e da un’attività fisica regolare, è utile sia per la prevenzione che per il trattamento dell’artrosi in fase cronica.
Tuttavia, è sempre ragionevole evitare di praticare attività che mettano sotto sforzo direttamente l’articolazione colpita dall’artrosi.
Quali sport concorrono nello sviluppo dell’artrosi?
L’attività sportiva usurante tipica del professionista, rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo per alcune categorie.
Non solo la corsa.
Tutti gli sport che comportano la corsa possono mettere a repentaglio la salute dell’articolazione.
Parliamo del calcio, del basket, della pallavolo, del football americano, del rugby, del sollevamento pesi e anche del tennis.
Si è visto, infatti, che sollevatori di pesi e calciatori hanno un maggiore rischio di sviluppare questa patologia.
Inoltre sport come il calcio o altri sport di contatto, può capitare di fare dei cambi di direzione veloci che possono andare a sollecitare eccessivamente strutture come i crociati o i menischi o si possono accusare dei colpi, traumi o distorsioni articolari che nel tempo possono favorire la comparsa di artrosi.
Lo sport può essere un fattore predisponente per l’artrosi, anche perché è accompagnato da un maggior rischio di eventi traumatici.
Se è’ vero che l’insorgenza di problemi cartilaginei è frequente in molti sportivi professionisti o in persone che praticano un’attività particolarmente intensa, è altrettanto vero che spesso l’artrosi è la conseguenza di traumi e microtraumi subiti durante l’attività sportiva, senza nemmeno rendersene conto.
È necessario mantenersi attivi ed evitare il più possibile la vita sedentaria per godere di una maggiore salute e benessere.
Quali sport sono adatti con l’artrosi?
In presenza di artrosi, ideale è la pratica di un’attività aerobica a basso impatto.
Fondamentale, prima di iniziare, fare un adeguato riscaldamento muscolare.
Una ginnastica mirata è utile per correggere la postura, rinforzare la muscolatura, tenere il peso sotto controllo, aumentare l’elasticità e l’ossigenazione dei tessuti, migliorare l’equilibrio e recuperare la motilità articolare.
Lo yoga, il Pilates sono due attività a basso impatto e facili da realizzare che permettono di ottenere molti benefici: correggere la postura, migliorare la resistenza muscolare, rafforzare diverse parti del corpo, perdere peso e rilassare la mente.
E’ utile la pratica del ciclismo o la cyclette, dato che il muscolo lavora ugualmente ma il l’articolazione è in scarico (senza il peso del corpo).
Sono attività consigliate solo se non provocano dolore durante e dopo l’attività fisica.
Il movimento ripetitivo esercitato dalla bicicletta fa lavorare i muscoli che supportano il ginocchio e che lo stabilizzano.
Per rafforzare le gambe e migliorare la circolazione, andare in bicicletta tre volte alla settimana è un buon consiglio.
Quali altre attività sono utili?
Ottime tutte le attività in acqua, in cui, sebbene i muscoli lavorino in modo particolarmente intenso, le articolazioni sono in scarico, perché non costrette a sopportare tutto il peso corporeo.
Il nuoto e le attività in acqua sono le opzioni migliori se si ha avuto una lesione e non si possono praticare altri sport.
In acqua potete eseguire diversi esercizi per migliorare la resistenza e l’elasticità senza sforzare le articolazioni.
Anche la camminata ed il ballo sono utili, come attività a basso impatto, sempre purché non provochino dolore importante durante e dopo l’esecuzione.
Camminare aiuta a mantenere il benessere fisico e a fare scorta di vitamina D se praticato all’aria aperta, e anche a ridurre il fastidio.
In fondo, artrosi non è sinonimo di immobilità, anzi: lo sport è un valido alleato.
Se soffri di artrosi, scopri altri consigli per prevenire e migliorare la tua situazione in questo articolo.