Quella fastidiosa cipolla al piede: le cause dell’alluce valgo.

L'alluce valgo è una delle patologie più diffuse del piede. Scopriamo assieme quali possono essere le cause di questo disturbo.

Provi un dolore ricorrente se indossi le tue scarpe preferite con il tacco?

Ti sembra che il piede si gonfi quando cammini per molto tempo?

È comparsa una protuberanza verso la parte interna del piede?

Se fai sì con la testa a tutte queste domande, allora è molto probabile che tu soffra di una delle patologie più diffuse del piede: l’alluce valgo. 

Chiunque può essere affetto da alluce valgo. 

Se sei donna, ancora di più. 

Che cos’è l’alluce valgo?

Conosciuto popolarmente come “patata” o “cipolla”, è uno dei disturbi più diffusi del piede. 

Inizialmente la deformità’ è lieve e normalmente basta indossare scarpe morbide con la suola più larga; nel tempo però la deformità tende ad aumentare e il dolore diventa constante, durante il cammino o la stazione eretta. 

Lo sfregamento continuo nella scarpa provoca rossore, dolore e infiammazione; nei casi gravi può’ ulcerare la pelle.

Negli stadi finali si puo’ avere difficolta’ a trovare una calzatura utilizzabile e problemi a camminare.

Perché?

Perché l’alluce valgo non è soltanto una questione estetica né si risolve con una calzatura idonea: è una vera e propria patologia che necessita’ di un trattamento adeguato.. 

E’ una deformità della parte anteriore del piede, del primo dito, conseguenza di una deviazione dell’alluce verso le altre dita. 

La deformità ossea è di solito associata ad un’infiammazione costante dell’articolazione con la frequente comparsa di borsite: una  piccola ‘vescica’ che si trova alla base dell’alluce stesso.

La protuberanza ossea comporta un’infiammazione molto dolorosa che tende a peggiorare con il movimento o con la deambulazione.

Nei casi più gravi la deviazione dell’alluce può portare all’accavallamento dell’alluce stesso con il secondo dito del piede.

La progressione della patologia è destinata a coinvolgere anche le altre dita del piede, che tenderanno a loro volta a deformarsi.

Se trascurato, tende progressivamente a peggiorare: può arrecare dolori intensi fino ad arrivare ad una limitazione dell’autonomia personale.

La patologia dell’’alluce valgo interessa e colpisce moltissime donne, soprattutto sopra i trent’anni, anche se il sesso maschile non ne è completamente esente.

Impedisce di indossare le calzature desiderate, come i tacchi alti, ed è motivo di disagio e imbarazzo con quelle aperte, ad esempio con sandali e infradito.

Il ruolo del piede

Ricordiamoci che il piede, infatti, è una parte del corpo molto importante, ma a volte ci si dimentica del suo ruolo. 

Assicura la stabilità in piedi e permette movimenti apparentemente scontati, ma fondamentali come saltare, correre e più semplicemente camminare. 

L’anatomia del piede è piuttosto complessa, in cui entrano in gioco numerose strutture: ossa, articolazioni, tendini, legamenti, muscoli.

Queste strutture interagiscono fra loro per mantenere un corretto equilibrio.

Nel momento in cui l’equilibrio si rompe, è facile trovarsi in difficoltà.

Quali sono le cause dell’alluce valgo?

La deformazione può essere dovuta a molteplici fattori:

  • Predisposizione genetica;
  • Malformazioni congenite;
  • Traumi del piede; 
  • Sovrappeso, postura scorretta; 
  • Artrite;
  • Patologie reumatiche o neuromuscolari.

Possono essere raggruppate in due tipi: congenite o acquisite e quindi secondarie, oppure idiopatiche a seconda che sia identificabile oppure no una causa specifica. 

La predisposizione genetica

Esiste una vera e provata causa genetica?

Non esiste una ereditarietà chiara e conosciamo poco del contributo della genetica nello sviluppo dell’alluce valgo.

Una predisposizione genetica esiste, ma nessun gene particolare e’ mai stato identificato.

E’ stata accertata la presenza di una forte familiarità, da parente a parente, a volte anche con salti generazionali.

Sicuramente chi ha un familiare affetto da alluce valgo e’ più a rischio di sviluppare la malattia.

E’ facile constatare come molti pazienti abbiano in famiglia qualcuno con lo stesso disturbo.

Tale patologia si sviluppa nel corso degli anni, ricalcando spesso un difetto già presente nella stessa famiglia.

Quando l’alluce valgo non e’ riconducibile ad una causa particolare, viene chiamato alluce valgo primitivo o idiopatico. 

Negli altri casi si parla di alluce valgo secondario.

Nell’alluce valgo la responsabilità può essere attribuita a cause acquisite.

Come le malattie autoimmuni, degenerative, post traumatiche (es. artrite reumatoide, gotta).

Diverse altre condizioni rendono esposti allo sviluppo del disturbo: la lunghezza del primo metatarso, il basso tono muscolare, alcune malattie neuromuscolari o del tessuto connettivo (es. sindrome di Marfan).

Ci sono poi persone che presentano alterazioni del piede presenti dalla nascita, ad esempio i piedi piatti, che hanno più probabilità di sviluppare l’alluce valgo nell’età dell’accrescimento.

Il ruolo delle calzature

Il ruolo delle calzature è sempre discusso, tra l’essere causa o concausa del disturbo. 

E’ l’alluce valgo che non viene tollerato in una specifica calzatura o è proprio  la stessa a concorrere a causare l’alluce valgo?

L’alluce valgo infatti si riscontra anche in popolazioni che non usano calzature.

La scarpa femminile, ad esempio, con  il tacco alto e la punta stretta, di sicuro provoca una pressione eccessiva sulle dita e ne aggrava l’infiammazione e il rossore.

La responsabilità può essere attribuita soprattutto se tendi ad indossare modelli di calzatura inadeguati alla fisiologia del tuo piede.

Perché con scarpe rigide e strette, costringi l’alluce in una posizione non naturale e non assecondi il corretto movimento del piede mentre cammini.

Così facendo, puoi favorire o accelerare la comparsa della patologia, ma questo non è sufficiente a identificarla come causa principale.

Qualunque sia l’origine, l’alluce valgo richiede un trattamento specifico, affinché tu possa tornare alla quotidianità senza dolori e ad indossare, senza più imbarazzo, le tue scarpe preferite. 

Ma non preoccuparti: se provi un dolore ricorrente, leggi questo articolo per scoprire se i tuoi sintomi sono collegabili a questa fastidiosa patologia.