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I tempi di recupero dopo l’intervento all’alluce valgo

L’intervento chirurgico corregge completamente l'alluce valgo e ti permette di indossare velocemente le scarpe preferite.

Ogni giorno, per andare a lavoro, in palestra, a cena, per tornare a casa, camminiamo…e indossiamo scarpe.

I piedi, nelle scarpe, vogliono stare comodi: tu stessa hai bisogno di sentirti in forma quando fai sport, hai necessità di essere elegante quando lo desideri, di sentirti anche sensuale in certe occasioni.

Il piede ti permette tutto questo,  e l’alluce è uno degli attori principali di questo teatro.

Cosa significa avere l’alluce valgo?

L’alluce valgo, conosciuto anche come “patata” o “cipolla”, è una delle patologie più diffuse del piede, ed è caratterizzata dalla progressiva migrazione laterale del primo dito e dalla comparsa della sporgenza mediale che caratterizza la malattia.

La deformità ossea è di solito associata ad un’infiammazione costante dell’articolazione con la frequente comparsa di borsite.

La protuberanza ossea comporta un’infiammazione molto dolorosa che tende a peggiorare con il movimento o con la deambulazione.

Nei casi più gravi la deviazione dell’alluce può portare all’accavallamento dell’alluce stesso con il secondo dito del piede.

Se trascurato, tende progressivamente a peggiorare: può arrecare dolori intensi fino ad arrivare ad una limitazione dell’autonomia personale.

Chi soffre prevalentemente di alluce valgo?

La patologia colpisce prevalente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 10 a 1.

In Italia  circa il 40% delle donne è affetto da alluce valgo. 

Il disturbo può insorgere a qualsiasi età ma la fascia più colpita è compresa fra 40 e 60 anni.

Quali sono i sintomi?

La sintomatologia può variare da persona a persona, ma si manifesta principalmente con:

  • Dolore persistente o intermittente;
  • Gonfiore o arrossamento associato ad una protuberanza ossea sul bordo interno del piede aggravato dalla pressione nell’indossare le scarpe;
  • Pelle dura, callosa e arrossata causata dall’alluce e dal secondo dito sovrapposto al primo oppure curvo verso il suolo (dito a martello);
  • Progressiva alterazione della forma e della biomeccanica del piede;
  • Se l’alluce valgo è particolarmente grave, può cambiare la forma complessiva del piede; se l’alluce valgo strofina sulla parte interna della scarpa, le scarpe che indossate possono diventare scomode e deformarsi. Infine, se il piede diventa molto ampio, può essere difficile trovare scarpe che si adattino bene.

Come si può intervenire sulla patologia?

Purtroppo, la causa dell’alluce valgo non è chiara. 

Questo non permette realmente di prevenire la comparsa della malattia, ma solo mettere in atto una serie di strategie comportamentali mirate al convivere con la patologia, come evitare le scarpe con il tacco o scarpe particolarmente strette.

Esistono anche dei tutori interdigitali per prevenire il contatto e lo sfregamento delle dita; in genere l’uso di un plantare può alleviare i sintomi soprattutto della metatarsalgia, ma non può evitare la progressione della deformità. 

Nelle fasi dolorose può essere utile applicare borse di ghiaccio e assumere antinfiammatori.

Le terapie conservative però, hanno una funzione di compenso, palliativa, ma non un effetto curativo e correttivo sulla patologia.

In più, possono perdere la loro efficacia nel tempo anche in quei pazienti che ne avevano ricevuto un iniziale beneficio.

Solo l’intervento chirurgico garantisce la vera guarigione.

In cosa consiste l’intervento all’alluce valgo?

Ad oggi, grazie ai continui progressi in ambito chirurgico e ad una migliore conoscenza della biomeccanica del piede, è possibile intervenire per correggere la deformità con un intervento mini invasivo.

L’intervento mini invasivo, della durata di 10-15 minuti circa, viene fatto in anestesia locale, con una sola iniezione dietro il polpaccio, e dà risultati affidabili e riproducibili.

Attraverso tre piccole incisioni (puntiformi) si possono correggere tutte le affezioni dell’avampiede.

In pratica con questa tecnica percutanea si può ottenere, in modo relativamente semplice, quello che viene fatto con le tecniche tradizionali, senza la necessità di incisioni e con un risparmio dei tessuti. 

Inoltre non vengono utilizzati mezzi di “sintesi” quali viti e fili metallici. 

Questa tecnica permette il completo riallineamento di tutte le deformità. 

L’operazione è indolore e il giorno stesso dell’intervento il paziente cammina con tutto il peso sul piede operato con un bendaggio e ed una scarpa con suola piatta.

È evidente quanti e quali siano i vantaggi di questa metodica, così come è altrettanto semplice il periodo post operatorio, con davvero poche regole da seguire.

Come avviene il recupero dall’intervento?

Come abbiamo detto,  subito dopo l’intervento, smaltita completamente l’anestesia, è possibile tornare a camminare, anche senza stampelle, ma con una scarpa con la suola piatta. 

La correzione viene mantenuta da particolari bendaggi che verranno rinnovati dall’ortopedico nel periodo postoperatorio e rimossi definitivamente dopo 30 – 35 giorni.

Questo permette di muoversi e camminare con scarso dolore, se presente, per i primi giorni o gestirlo con i comuni antinfiammatori, se necessario. 

Dal punto di vista estetico, non restano cicatrici.

La riabilitazione funzionale è rapida: dopo il primo mese puoi tornare ad indossare una scarpa normale e ritornare alla tua vita, mentre le attività fisiche e sportive più impegnative potrai riprenderle dopo 2 mesi dall’intervento.

E dopo  soli 3 mesi, potrai finalmente tornare ad indossare le tue scarpe col tacco preferite.

Questo perché l’intervento chirurgico è in grado di correggere completamente la deformità.

Per questo risulta fondamentale intervenire in una fase precoce della patologia: infatti più la patologia è avanzata e le deformità strutturate, più il recupero sarà lento.

Superato il periodo di convalescenza e confermata la guarigione dall’intervento il problema sarà definitivamente scomparso.

L’intervento è un’operazione che, il più delle volte, è chiamata a rispondere ad esigenze ed aspettative impegnative: recuperare velocemente, uscire, prendere i mezzi, guidare, una scarpa bella, correre, il lavoro, una cena, una serata, una passeggiata con i nipoti.

Ecco perché oggi, ancora più di ieri, la correzione dell’alluce valgo è una scelta importante e la super-specializzazione è un valore aggiunto.

Il Dr. Vanni Strigelli si occupa di tutti  quei trattamenti volti a migliorare la qualità della vita dei pazienti. 

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