Protesi d’anca: quando e come
Negli stadi iniziali la patologia è caratterizzata da fastidi, dolori intermittenti e rigidità; in questa fase il trattamento è fisioterapico e mirato al mantenimento della mobilità e al rinforzo muscolare. Si consiglia inoltre il dimagrimento e l’utilizzo del ghiaccio associato a terapie farmacologiche quali antiinfiammatori, integratori per la cartilagine e infiltrazioni articolari.
Quando la malattia progredisce diventa impossibile praticare sport e vengono limitate le attività della vita quotidiana come camminare o fare le scale. Il dolore può essere presente anche a riposo o durante la notte e può diventare impossibile mettersi le scarpe o i calzini senza aiuto.
Negli stati avanzati, sfortunatamente, i trattamenti conservativi non risultano efficaci e la chirurgia protesica è necessaria per risolvere i sintomi, togliere o alleviare significativamente il dolore e ridare movimento all’articolazione.
È consigliabile l’intervento in presenza di qualsiasi dei seguenti sintomi:
- Dolore resistente alle terapie antidolorifiche;
- Mobilità articolare limitata che compromette le attività quotidiane;
- Difficoltà significativa ad alzarsi dalla posizione seduta;
- Difficoltà a dormire la notte a causa del dolore;
- Dolore a camminare;
- Nessun beneficio oppure beneficio limitato dalla fisioterapia e dai trattamenti conservativi.